Potenziale Femminile

Presso la nostra sede, da ormai quattro anni ha preso vita uno spazio al femminile.

Abbiamo sentito questa esigenza perchè ci accorgiamo che non bastano le leggi dello stato per insegnare alle donne e agli uomini il rispetto reciproco per le varie  diversità e uguaglianze.

Spesso siamo proprio noi donne che non sappiamo cogliere la nostra stessa mancanza di rispetto verso le nostre potenzialità e verso l'intelligenza dell'altra metà del cielo.

Sì, perchè pensare che i nostri uomini non siano in grado di comprendere che le donne non  si dividono soltanto in  madonne, madri e puttane , ma anche in donne  capaci di volere cose giuste, di fare cose giuste, di aver diritto ai propri impulsi e al proprio sentire, di avere il diritto di essere diverse dai propri padri, partners e fratelli, non ci fa onore e non fa onore ai nostri maschi. Forse c'è qualcosa di più sottile e frustrante, forse millenni di sottovalu- tazione da una parte e sopravvalutazione dall'altra ha comportato lo stato di atto che ancora oggi prevale in tutti gli strati sociali.

Da sempre il genere umano maschile prevarica e umilia quello femminile, in tutte le epoche, in tutte le civiltà, in tutti i modi. La cosa è talmente usuale che il più delle volte neppure ce ne rendiamo conto!!

Basta guardare la realtà che ci circonda per comprendere quanto sia vero questo concetto. L'ignoranza, l'ottusità, il condizionamento  di entrambi i sessi ci pongono nella condizione di prendere per vero anche quello che non lo è. Spesso proprio nella vita quotidiana vediamo che la donna viene colpevolizzata solo perchè non si adegua alla mentalità dell'uomo, fino , nei casi estremi,  subire violenze, aggressioni e la morte. In Italia, paese occidentale dalla grande tradizione culturale,  ogni tre giorni una donna viene uccisa nelle mura domestiche o da ex compagni di vita , tant'è che questa è la principale causa di morte tra le donne.

Ciò nonostante che la donna ubbidisca e l'uomo comandi  in modi più o meno eclatanti risulta esser la regola mondiale, perchè è vero che in Italia la donna è soverchiata da un maschilismo imperante in tutti i campi tranne quello delle attività domestiche, ma è altrettanto vero che in tutte le parti del mondo la donna ha difficoltà ad emergere con  le sue potenzialità.

Mi piace però ricordare un principio del Tao, il suo fondatore Lao Tsè soleva affermare  che  non c'è nulla di potenzialmente più forte del debole, perchè il debole deve fare uno sforzo per diventare forte, ma il forte che ha già fatto lo sforzo iniziale, dovrà operare un'ulteriore fatica per mantenere la sua forza e prima o poi rovinerà senza pietà lasciando il posto a  colui (nel nostro caso a colei)   che prima era debole.

Parlo della via del Tao perchè è quella che più è in sintonia col mondo femminile, infatti la tendenza femminile, con le dovute e necessarie eccezioni, è la via della mediazione, è la via di quell'energia che tutto e tutti abbraccia , è la via della creazione, dell'azione finalizzata al costruire. E' la madre che costruisce la vita dentro di sè per poi offrirla al mondo, che nutre la propria creatura senza nessun interesse personale e che in seguito continua a nutrire,o se preferiamo ad amare,  la società col suo impegno concreto.

Ecco perchè la donna soldato è un'aberrazione, ecco perchè la donna che scimmiotta l'uomo è un non senso, la donna è quell'essere privilegiato a stretto contatto con le forze, con le energie creatrici del cosmo e pertanto  dovrebbe essere chiamata a sviluppare le sue capacità crescendo nella consapevolezza di sè stessa. Basta osservare ciò che siamo in natura, più deboli fisicamente, più aggraziate, portiamo nel nostro corpo i segni evidenti della nostra natura materna ed è proprio in quanto tali che nei millenni il simbolo della madre è stato ed è ancora venerato da ogni cultura.  La grande differenza tra i secoli passati e l'attuale è che oggi nella      nostra ricca società occidentale la maggioranza delle donne non vuole più riconoscersi in quanto tale preferendo modelli inadeguati che finiscono per disorientare l'altra parte del cielo senza per questo operare un sostanziale cambiamento in quella   mentalità di cui parlavo all'inizio.

Dovremmo capire la grande importanza del nostro ruolo femminile che  non può tradursi solo nella libertà sessuale e lavorativa, ma che dovrebbe  tradursi nella capacità di  testimoniare la verità del vivere in contrapposizione al sopravvivere di quotidiana aberrazione.