La Rosa

la rosa
la rosa

L A   R O S A 

 

Cosa c'è in un nome?

Ciò che chiamiamo rosa

 anche con un altro nome

conserva sempre il suo profumo.

William Shakespeare

 

 

 

STORIA E PROPRIETA’ DELLA ROSA


Simbolo per eccellenza di amore, devozione, ammirazione, bellezza e perfezione, la rosa è uno dei fiori di aspetto elegante più apprezzati da secoli.

L’origine della rosa si perde nella notte del tempi, infatti abita il nostro pianeta da almeno 25 milioni di anni, come testimoniano resti fossili trovati in Giappone, Stati Uniti, Francia e Germania. Sembra che il nome derivi dal greco “rhodon” oppure dal termine “rota” per la forma rotondeggiante del fiore.

La vera e propria coltivazione ebbe inizio circa 5.000 anni fa in Persia. La scoperta di ghirlande di rose nelle tombe egizie risale al IV sec. a.C. I romani battezzarono la rosa gallica “rosa santa” o “sacra”. I cinesi erano molto legati alle rose e all’epoca di Confucio si contavano centinaia di libri che parlavano di questo fiore e si conoscevano già i procedimenti estrattivi dell’essenza.

La suddivisione tra rose antiche e moderne è stata definita nel XIII secolo, quando sono nati i primi ibridi di rosa tea, capostipite di tutte quelle create poi di seguito (oggi si contano migliaia di specie). La rosa tea infatti dà un’impronta decisamente diversa agli ibridi, facendo loro assumere la caratteristica forma di rosa. E’ in questo secolo che in Europa si iniziò ad utilizzarle per farne ghirlande e la richiesta fu così grande da far nascere il mestiere di fiorista.


ROSA  TRA  MITO  E  SIMBOLO


Il simbolo della Rosa è, assieme a pochi altri, onnipresente nei tempi nel mondo.
La Rosa, presa singolarmente, è simbolo di completezza, raggiungimento totale del fine, perfezione. Ad essa si associano tutte le idee collegate a simili qualità: il centro mistico, il giardino dell'Eros, il Paradiso di Dante, l'emblema di Venere.
Inoltre la rosa è simbolo della transizione o del passaggio necessari al raggiungimento della perfezione finale: nella Divina Commedia si giunge al paradiso attraverso La ”Rosa Mistica". Nella mitologia greca, Clori, la dea dei fiori, diede origine alla prima rosa tramutando una ninfa trovata senza vita allo scopo di preservarne tanta avvenenza. Afrodite, la dea greca dell'amore, le attribuì parte della sua appariscenza; Dioniso, dio dell'energia naturale, le regalò un profumo indimenticabile; le tre Cariti, divinità della bellezza, le donarono splendore, fascino e gioia.
La leggenda maomettana, fa nascere la rosa dal sudore del profeta. 

Il Cristianesimo attinse copiosamente al simbolismo della Rosa, che divenne addirittura emblema del Graal, la mitica coppa che raccolse il sangue di Cristo sgorgante dalle sue ferite. La rosa era anche simbolo di trasformazione: in due diverse leggende abbiamo la Rosa bianca che si trasforma in rossa con il sangue di Cristo e la Rosa rossa che si trasforma in bianca con le lacrime della Madonna. Il legame che unisce la Madonna, Regina del Cielo, con la Rosa, Regina dei fiori, è strettissimo, tanto che nel XVI secolo nacque una leggenda secondo la quale quando la Vergine salì al cielo, lasciò un sepolcro fiorito di rose e di gigli.

Nel contesto della tradizione alchemica il simbolo della rosa è utilizzato come uno dei nomi della pietra filosofale.


ROSA  CANINA:  RICCA  FONTE  DI  VITAMINA  C


La rosa canina possiede mediamente 2250 mg. per etto di acido ascorbico (vitamina C) contro i 50 mg dell’arancia. È dunque la sorgente naturale più ricca di vitamina C.

Ma sono anche altri i principi attivi che si trovano nei suoi frutti: tannini, pectine, carotenoidi e soprattutto bioflavonoidi, pigmenti naturali dall´importante azione antiossidante.
Contenendo un elevato quantitativo di acido ascorbico, la rosa canina (o meglio i suoi falsi frutti) è indicata per combattere le infezioni alle vie respiratore (orecchie, naso e gola) in quanto rafforza le difese dell´organismo. Svolge quindi un´azione immunostimolante nel prevenire influenze e raffreddori, in particolare nei bambini.
Ha inoltre un´azione antinfiammatoria e antiallergica. I cinorrodonti hanno proprietà astringenti (grazie alla presenza di tannini sono efficaci nella cura delle diarree) e diuretiche (stimolano l´eliminazione delle tossine tramite l´urina). E’ possibile sfruttarne i benefici consumando infusi o tisane. I frutti della rosa canina sono ottimi anche per preparare conserve e marmellate, molto indicate per i bambini.


COSMESI


Olio di rosa mosqueta o rosa muschiata: è un olio vegetale molto famoso in cosmesi naturale e fitoterapia. Ha un’elevatissima percentuale di acidi grassi polinsaturi, sostanze essenziali per la rigenerazione delle membrane e dei tessuti cutanei. Pertanto l'olio di rosa mosqueta è efficace nell’attenuazione degli inestetismi causati da cicatrici anche chirurgiche (se non le elimina del tutto, comunque le leviga) e dalle smagliature, delle scottature ed eritemi solari, delle macchie dovute all’anzianità, attenua le rughe di espressione, agisce sull'invecchiamento prematuro dei tessuti cutanei, sulla pelle secca e sciupata e anche su quella rovinata dall'acne: la sua applicazione rende la pelle più fresca, liscia ed elastica, eliminando i segni di stanchezza e donando una buona idratazione. Si può utilizzare puro o aggiunto alla alla proprie creme idratanti, sul viso, sul corpo e sulle mani.


Olio essenziale di Rosa


Le virtù della rosa si possono recepire anche attraverso un’attenta osservazione dei suoi petali, del suo gambo e delle sue radici. I petali sono soffici e vellutati, una carezza per il tatto: la rosa è emolliente. La forma raccolta a calice del fiore aiuta a trattenere l’acqua piovana: la rosa è idratante. I suoi petali sapientemente stratificati come per proteggere il centro del fiore dalle intemperie. La rosa è protettiva. Il gambo è tutt’altro che fragile, anzi è robusto e ben difeso dalle spine: la rosa rinforza. Le radici sanno allungarsi verso le profondità della terra, come a raggiungere il centro: la rosa compenetra i sensi, tocca il cuore. Sono necessari da 3,5 a 5 tonnellate di petali  per ottenere 1 chilo di olio essenziale di rosa. Poiché si tratta di un olio essenziale molto prezioso, è preferibile diluirlo con dell’olio vegetale di jojoba, in proporzione: 20% di olio di rosa di damasco e 80% di olio di jojoba e successivamente utilizzare questa miscela come se si trattasse dell’olio essenziale puro.


PROPRIETÀ GENERALI:antibatterico, antinfettivo, astringente, cicatrizzante, neurotonico, tonico generale, tonico sessuale.


VISO: ha un effetto equilibrante: da una parte lenisce e sfiamma, dall'altra astringe e compatta. Combatte infezioni e dermatosi, lenitiva per ogni tipo di irritazione e infiammazione. Antisettica, astringente, cicatrizzante, battericida. Per couperose, equilibrante sebo, macchie della pelle, idrata e tonifica ed è fantastico per le rughe.


PSICHE: è un vero regalo per l'anima. Agisce in profondità equilibrando gli eccessi, dona fiducia e immediato conforto. Libera dalla sofferenza, dal dolore e dalla colpa. Apre alla compassione, alla comprensione e all'amore. Rimuove traumi, asti, rancori e sentimenti negativi o distruttivi. In gravidanza è un meraviglioso supporto sia psicologico che fisico: 1 o 2 gocce in olio di mandorle dolci o nocciole forniscono un unguento che rilassa i muscoli, allenta le tensioni e in più previene efficacemente le temute smagliature.


E  P E R  C H I U D E R E  I N   D O L C E Z Z A


Ciambellone con le rose (per 6-8 persone)

In una ciotola sbattete 5 uova con mezzo etto di zucchero, unite 400 gr. di farina bianca, 150 grammi di miele, 1 bustina di lievito per dolci, il succo di due limoni, la buccia grattugiata di un limone biologico, i petali di 3 rose tagliati a striscioline, mezzo cucchiaino di cannella. Se il composto fosse troppo solido aggiungere qualche cucchiaio di latte. Versate il composto in uno stampo da ciambella precedentemente unto con burro e infarinato, infornate a forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare, dividete a metà e farcite con marmellata di fragole o a piacere. Ideale a colazione o a merenda!

 

 



LA COLTIVAZIONE DELLA ROSA


Le rose in genere sono piante piuttosto facili da coltivare e danno moltissime soddisfazioni anche agli inesperti. Alcune varietà a sviluppo ridotto possono essere coltivate in vaso, in fioriera, su balconi e terrazzi, l’importante è che abbiano luce a sufficienza per potersi sviluppare. La piantumazione in vasi o terrazzi può durare solo nella fase giovanile che dura fino ai due anni di età poi devono essere piantate in piena terra. Le rose preferiscono terreni ben drenati, freschi, fertili, moderatamente calcarei, i terreni troppo sciolti o compatti vanno evitati o corretti con sostanza organica matura e decomposta.


E S P O S I Z I O N E


In genere le rose preferiscono posizioni soleggiate e ben illuminate fatta eccezione per alcune rampicanti che crescono anche in mezz’ombra. In zone esposte a forti venti, i rami e i fusti possono spezzarsi, in particolare le forme coltivate ad alberello.


T E M P E R A T U R A


Tutte le specie sono in genere rustiche e possono sopportare sia temperature molto basse d’ inverno, sia molto alte d’estate.


A N N A F F I A T U R A


Le rose vanno abbondantemente annaffiate soprattutto in primavera-estate.


P O T A T U R A


I metodi di potatura sono molti, in base all’età della rosa e alla forma che le vorremo dare dovremo scegliere la tecnica più adatta. Se prendiamo in considerazione la rosa di un anno, i rami emetteranno delle gemme e poi germogli alcuni dei quali si trasformeranno in fiori. Durante il periodo primaverile successivo si poteranno i rami dell’anno precedente ad una lunghezza di 15 centimetri. L’anno successivo durante il periodo invernale prima che riprenda lo sviluppo vegetativo si dovranno eliminare i rami vecchi e deboli di un anno, per evitare che la rosa si indebolisca sarà opportuno potare un numero consistente di rami di un anno lasciando la gemma del ramo esternamente per evitare che la chioma diventi troppo compatta.
Per quanto riguarda le rose rifiorenti dopo il periodo di fioritura durante l’estate si potranno eliminare le parti terminali dei rami che hanno già emesso fiori. Naturalmente se si notano fiori o rami secchi o appassiti e necessario provvedere al taglio immediato.

In caso di malattia, se questa non è ancora molto sviluppata, si potrà intervenire potando la parte infetta per contrastare l’infezione senza utilizzare mezzi chimici.

 

Elisabetta e Davide