Surya Namaskara: Il Saluto al Sole

Sole cristiano
Sole cristiano

 


Il Saluto al Sole o Surya Namaskara è un esercizio yoga che comprende 12 posizioni da eseguire in sequenza, seguendo il ritmo respiratorio. Questi movimenti coinvolgono tutti i cakra e rivolgono alla luce solare tutte le parti del corpo.

Prima di approfondire oltre elenchiamo i nomi delle posizioni che compongono il Saluto al Sole:

  1. PRANAMASANA
  2. UTTANASANA
  3. PADAHASTASANA
  4. SANCHALASANA
  5. MERUASANA
  6. DANDASANA
  7. ASHTANGASANA
  8. BHUJANGASANA
  9. MERUASANA
  10. SANCHALASANA
  11. PADAHASTASANA
  12. UTTANASANA


I benefici fisici prodotti dal Surya Namaskar sono molteplici e si ripercuotono su ogni sistema organico. 

La respirazione profonda e ritmica, associata alle posizioni permette lo svuotamento completo dei polmoni, in particolare nella posizione Uttanasana ( 2-12 ) si espande al massimo il torace. Ogni posizione si contrappone a quella precedente in una sequenza di tensione e distensione che si manifesta nell’espansione e contrazione del petto per la regolazione del respiro.

I movimenti alternati di allungamento e compressione massaggiano i muscoli addominali (8-3-11).

La colonna vertebrale e i muscoli del dorso premono sui reni favorendo la loro azione filtrante (4-8-10).

Il migliore flusso sanguigno accelera l’eliminazione delle impurità dall’organismo e favorisce l’ossigenazione delle cellule. Si rinforzano i muscoli cardiaci.

L’azione di pulizia si manifesta anche sulla pelle che espelle le sue impurità, essa appare più distesa e rilassata.

In generale con il Saluto al Sole stimoliamo tutto il corpo all’azione e possiamo sentire le vibrazioni dell’energia che abbiamo risvegliato in noi e nello spazio che ci circonda.


Surya Namaskara: tra preghiera e culto del Sole


Il Surya Namaskara è un ringraziamento per l’energia che il Sole dona ad ogni essere vivente ed eseguendolo ci disponiamo a ricevere la sua energia; a nostra volta irradiamo nuova energia all’Universo e scarichiamo le impurità che ci trattengono. Questo esercizio ci aiuta a purificare e riequilibrare il nostro corpo e la nostra mente.

Se ci portiamo oltre il corpo e la mente scopriamo che l’aspetto più profondo dello yoga è metterci a contatto con il nostro spirito.

In particolare nel Surya Namaskara prendiamo contatto con il Sole, fonte inesauribile di calore ed energia, ci inchiniamo di fronte ad esso e lo accogliamo dentro di noi. Vediamo quindi come questo esercizio sia molto vicino ad un rituale.

Una preghiera attiva che si sviluppa in 12 posizioni, così come sono 12 i mesi in cui la Terra compie la sua rotazione intorno al Sole e 12 sono le Costellazioni nel cielo. Ricorre una ciclicità che riflette il simbolo stesso del Sole che si esemplifica nel cerchio.

Per l’Induismo Surya, dio del Sole è rappresentato su un carro fiammeggiante, la ruota riprende la forma del Sole e il suo movimento, essa rappresenta il tempo, il Perpetuo Divenire.


“All’amorevole luce

Del divino Sole meditiamo.

Possa egli illuminare

La nostra mente”.

Rg Veda (III, 62, 10).

 

Ma il culto del Sole lo si ritrova in molte religioni con lo stesso significato di energia, vita, tempo.

Per gli antichi Egizi Ra, il dio Solare possiede due tipi di forza creatrice: la conoscenza e la volontà. Tempio principale di Ra era Eliopoli ( dal greco Città del Sole) ed era rappresentato con un obelisco e in precedenza con un sole alato.

Nella mitologia greca Helios si personificava con il Sole, già riconosciuto come corpo celeste. Si immaginava che esso sorgendo dall’Oceano ad Oriente percorresse la volta celeste su di un carro trainato da quattro cavalli infuocati e la sera si rituffasse  nell’Oceano ad Occidente. Le sue virtù erano la purificazione e l’onnipotenza.   

Helios in seguito verrà identificato con Apollo, dio delle Arti e della Poesia e raffigurato nello stesso modo.

La figura di Apollo verrà ripresa a sua volta dai Romani come raffigurazione del Deus Sol Invictus (Dio Sole Invincibile), usato nel 272 d.C. dall’Imperatore Aureliano come elemento di coesione tra i culti delle vaste regioni dell’Impero.

Anche nella cultura Cristiana dei primi secoli il Sole simboleggiava l’immortalità e la resurrezione. Il trigramma IHS, che indica il nome di Gesù è spesso raffigurato circondato da raggi solari e successivamente divenne l’emblema dell’Ordine dei Gesuiti.

 

Appare evidente, in questo breve viaggio tra le religioni, come il culto del Sole esiste a prescindere dal tipo di religione e che si inserisce come elemento unificante nel tempo e nelle credenze.

Ogni attributo del Sole è positivo, è simbolo di forza, vita, segno inesorabile dello scorrere del tempo e allo stesso modo emblema dell’eternità. Possiamo quindi rivolgere al Sole il nostro Saluto consapevoli nel corpo, nella mente e nello spirito della nostra appartenenza al Mondo.

Shanti.

 

 

 

 

Martina